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giovedì 18 agosto 2011

Particelle relative ai Sostantivi と や とか の


Le ultime tre particelle (o no!)

Abbiamo ormai visto delle costruzioni molto potenti che ci permettono di esprimere quasi tutto quello che vogliamo. Vedremo che la particella 「の」 ci darà ancora più potere, permettendoci di definire un nome generico o astratto. Impareremo anche come modificare nomi direttamente con altri nomi. Le tre particelle che analizzeremo servono a raggruppare insieme nomi in modi diversi.
Questa è l'ultima lezione che sarà dedicata in modo speciale alle particelle, ma questo non significa che non ci sono più particelle da imparare. Ne impareremo molte altre lungo la strada, ma non sempre saranno definite così. Mano a mano che saprai che cosa significano e come si usano, non è così importante sapere se si tratti o meno di particelle.

「と」, la particella inclusiva

La particella 「と」 è simile alla particella 「も」 per il fatto che ha un significato di inclusione. Può unire due o più nomi insieme con il significato di "e".
(1) スプーンフォーク食べた。- Mangiato il pesce per mezzo di cucchiaio e forchetta.
(2) 雑誌葉書買った。- Comprato libro, rivista e cartolina.
Un altro uso della particella 「と」 è mostrare che un'azione è stata fatta insieme a qualcuno o qualcosa.
(1) 友達話した。- Parlato con amico.
(2) 先生会った。 - Incontrato con insegnante.

「や」 e 「とか」, le particelle di enumerazione indeterminata

La particella 「や」 proprio come la particella 「と」 è usata per elencare uno o più nomi, la differenza sta nel fatto che è meno precisa della particella 「と」. 「や」 sottointende che ci potrebbero essere altre cose che non sono elencate e che l'azione potrebbe non applicarsi a tutti gli elementi della lista. In italiano, è simile ad una lista di tipo "e/o, ecc.".
(1) 飲み物カップナプキンは、いらない?- Non hai bisogno di (cose come) bevande, tazze, o tovaglioli, ecc. ?
(2) シャツ買う。- Compra (cose come) scarpe e camicie, ecc.
「とか」 ha esattamente lo stesso significato di 「や」 ma ha una connotazione leggermente più colloquiale.
(1) 飲み物とかカップとかナプキンは、いらない?- Non hai bisogno di (cose come) bevande, tazze, o tovaglioli, ecc. ?
(2) とかシャツ買う。- Compra (cose come) scarpe e camicie, ecc.

La particella 「の」

La particella 「の」ha molti usi ed è molto importante. La introduco qui perchè, come le particelle 「と」 e 「や」, può essere usata per collegare uno o più nomi. Guardiamo qualche esempio.
(1) ボブ。- Libro di Bob.
(2) ボブ。- Bob di libro.
La prima frase vuole dire essenzialmente "il libro che appartiene a Bob". La seconda frase significa "Bob che appartiene al libro", che è evidentemente un errore. Ho tradotto la (1)con "Libro di Bob", ma la particella 「の」 non implica sempre il possesso, come mostra il prossimo esempio.
(1) ボブは、アメリカ大学学生だ。- Bob è studente di università d'America.
Nell'italiano normale, questa sarebbe tradotta come "Bob è uno studente di un'università americana". L'ordine di modificazione dei nomi funziona all'inverso, quindi Bob è uno studente di un'università che è americana. 「学生大学アメリカ」 significa " America di università di studente" che non ha un gran senso e quindi è probabilmente un errore (L'America di un'università di studenti?)
Il nome che viene modificato può essere omesso se il contesto è abbastanza chiaro da permetterlo. I prossimi esempi mostrano che le parole ridondanti possono essere omesse.
(1) そのシャツシャツ?- Questa camicia è la camicia di chi?
(2) ボブのシャツだ。- è la camicia di Bob.
diventa:
(1) そのシャツ?- Questa camicia è di chi?
(2) ボブだ。- è di Bob.
(「その」 è un'abbreviazione di 「それ+の」 quindi modifica direttamente il nome perchè la particella 「の」 vi è unita intrinsecamente. Altre parole simili sono 「この」 che viene da 「これの」 e 「あの」 che viene da 「あれの」.)
La particella 「の」 utilizzata in questo modo si sostituisce al nome e prende lei stessa il ruolo di un nome. Possiamo essenzialmente trattare gli aggettivi ed i verbi come dei nomi aggiungendo loro la particella 「の」. La particella allora diventa un nome generico, che possiamo trattare come un nome normale.
(1) 白いは、かわいい。- Cosa che è bianca è carina.
(2) 授業行く忘れた。- Dimenticato l'evento di andare in classe.
Ora possiamo usare la particella di oggetto diretto, tematica e identificativa con i verbi e gli aggettivi. Non dobbiamo per forza usare la particella 「の」 in questi casi. Possiamo usare la parola 「」, che è un oggetto generico o 「こと」, che è un evento generico. Per esempio, possiamo anche dire:
(1) 白いは、かわいい。- Cosa che è bianca è carina.
(2) 授業行くこと忘れた。- Dimenticato il fatto di andare in classe.
In tutti i casi, la particella 「の」 è molto utile perchè ci evita di specificare un nome preciso. Nei prossimi esempi, la particella 「の」 non sostituisce nessun nome in particolare, ma ci permette semplicemente di modificare il verbo e l'aggettivo come fossero delle proposizioni nominali. La proposizione subordinata è evidenziata.
(1) 毎日勉強するのは大変。 - L'evento di studiare tutti i giorni è difficile.
(2) 毎日同じ食べるのは、面白くない。- Non è interessante mangiare la stessa cosa tutti i giorni.
Potresti avere notato che la parola 「同じ」 sta modificando direttamente 「」 anche se questo non è evidentemente un aggettivo-i. Non ho la minima idea di come sia possibile. Una possibile spiegazione è che si tratti di un avverbio, che come impareremo presto non richiede alcuna particella.
Infine, anche quando sostituisci un nome con 「の」 , il 「な」 è ugualmente obbligatorio per gli aggettivi-na.
(1) 静か部屋が、アリスの部屋だ。- Camera calma è camera di Alice.
diventa:
(1) 静かのが、アリスの部屋だ。- Quella calma è la camera di Alice.
*Attenzione: A questo punto potresti pensare di poter sostituire qualunque nome con 「の」, ma non è così. è importante capire che la frase deve basarsi sulla proposizione o sull'aggettivo, e non sul nome che viene sostituito. Per esempio, nella sezione scorsa avevamo la frase 「学生じゃないは、 学校行かない」 . Potresti pensare di poter semplicemente sostituire 「」 con 「の」 per produrre 「学生じゃないは、学校行かない」 . Ma in effetti questa non ha senso perchè la frase si basa adesso sulla proposizione "Non è studente". La frase diventa "L'evento di non essere studente non va a scuola" che è completamente insensato, in quanto non essere uno studente è uno stato e quindi in quanto tale non può andare da nessuna parte, tantomeno a scuola.

La particella 「の」 come spiegazione

La particella 「の」 messa alla fine dell'ultima proposizione di una frase può darle un tono esplicativo. Per esempio, se qualcuno ti chiede se hai tempo, tu potresti rispondere "Il fatto è che sono occupato adesso". Il nome generico astratto per "Il fatto è..." può essere espresso con la particella 「の」. Questo tipo di frase ha il significato intrinseco di spiegare la o le ragioni di qualcosa.
La frase potrebbe essere scritta così:
(1) 忙しい。- Il fatto è che (io sarei) occupato adesso.
Scritto così suona dolce e femminile. Infatti, gli uomini aggiungeranno quasi sempre il 「だ」 dichiarativo, a meno che non vogliamo suonare dolci per qualche motivo.
(2) 忙しいのだ。- Il fatto è che (io sono) occupato adesso.
Comunque, dato che il 「だ」 dichiarativo non può essere usato in una domanda, lo stesso 「の」 usato nelle domande non ha più il suono femminile e viene usato da entrambi i sessi.
(3) 忙しい?- (sei tu) occupato adesso? (ambosesso)
Per esprimere lo stato in essere quando la particella 「の」 è usata per dare questo tono esplicativo, dobbiamo aggiungere 「な」 per distinguerla dalla particella 「の」 che significa semplicemente "di".
(1) ジムのだ。- è di Jim. (Appartiene a Jim.)
(2) ジムのだ。- è Jim (con tono esplicativo).
A parte questo caso unico, tutto il resto rimane uguale a prima.
Nell'uso comune, dato che questo tipo di tono esplicativo è usato molto spesso, 「のだ」è usualmente sostituito da 「んだ」. Questo è probabilmente dovuto al fatto che 「んだ」 è più facile da dire che 「のだ」. Questa struttura grammaticale sembra poter avere molti significati diversi, perchè non solo può essere usata con tutte le forme di aggettivi, nomi e verbi, ma può anche essere coniugata proprio come lo stato in essere. La tabella della coniugazione ti mostrerà meglio cosa questo significa.
Non c'è niente di nuovo qui. La prima tabella aggiunge solamente 「んだ」 (o 「なんだ」) ad un nome, verbo o aggettivo coniugato. La seconda tabella aggiunge 「んだ」 (o 「なんだ」) ad un nome, verbo, aggettivo non coniugato e poi coniuga la parte 「だ」 di 「んだ」come si fa con il normale stato in essere dei nomi e degli aggettivi-na. Solo non ti dimenticare di aggiungere il 「な」 ai nomi e agli aggettivi-na.

「んだ」 aggiunto a coniugazioni differenti (Puoi sostituire 「の」 o 「のだ」 con 「んだ」)
Nome / Aggettivo-naVerbo / Aggettivo-i
Normale学生なんだ飲むんだ
Negativa学生じゃないんだ飲まないんだ
Passata学生だったんだ飲んだんだ
Passata Negativa学生じゃなかったんだ飲まなかったんだ
Il 「んだ」 stesso è coniugato (Puoi sostituire 「の」 con 「ん」 e 「の」 o 「のだ」 con 「んだ」)
Nome / Aggettivo-naVerbo / Aggettivo-i
Normale学生なんだ飲むんだ
Negativa学生なんじゃない飲むんじゃない
Passata学生なんだった飲むんだった
Passata Negativa学生なんじゃなかった飲むんじゃなかった

Aggiungerei che le forme passate e passato-negative dei nomi/aggettivi-na nella seconda tabella non sono quasi mai usati (specialmente con 「の」) ma sono comunque presenti per completezza.
La differenza cruciale tra l'usare il 「の」 esplicativo e non usare niente è che attraverso ciò stai dicendo al tuo interlocutore "Guarda, questo è il motivo" invece di dire il fatto come una semplice informazione. Per esempio, se qualcuno ti chiede "Sei occupato adesso?" puoi semplicemente rispondere 「忙しい」. D'altro canto, se qualcuno ti chiede "Com'è che non mi parli?", dato che in questo caso ti devi giustificare, tu risponderesti 「忙しいの」 o 「忙しいんだ」. Questa struttura diventa indispensabile quando si fanno domande che vogliono una spiegazione. Mettiamo il caso, se tu vuoi chiedere "Hey, non è tardi?" non puoi dire solamente 「遅くない?」 perchè questo significa "Non è tardi?". Devi indicare che stai cercando una spiegazione usando la forma 「遅いんじゃない?」.
Vediamo qualche esempio di situazioni-tipo dove questa struttura è usata. Gli esempi avranno la traduzione letterale per evidenziare il fatto che il senso resta lo stesso anche se viene reso in italiano con frasi molto differenti. Viene fornita anche una traduzione italiana più naturale, perchè a volta la traduzione letterale può non essere di immediata comprensione.

Esempio 1

アリス: どこ行く?- Dov'è che (tu) stai andando?
ボブ: 授業行くんだ。- è che (io) vado in classe.
Alice: Dovei stai andando? (chiedendo una spiegazione)
Bob: Sto andando in classe. (tono esplicativo)

Esempio 2

アリス: 授業あるんじゃない?- Non è che c'è un corso adesso?
ボブ: は、ないんだ。- Adesso è che non c'è corso.
Alice: Non hai lezione adesso? (aspettandosi che ci sia lezione)
Bob: No, non c'è lezione adesso. (tono esplicativo)

Esempio 3

アリス: 授業ないんじゃない?- Non è che non c'è corso adesso?
ボブ: ううんある。- No, c'è.
Alice: Non hai lezione adesso? (aspettandosi che non ci sia lezione)
Bob: Sì, ho lezione.

Esempio 4

アリス: その買うんじゃなかったの?- Non era che quella persona era quella che compra?
ボブ: ううん先生買うんだ。- No, è che l'insegnante è quello che compra.
Alice: Quella persona non stava comprando? (aspettandosi che la persona compri)
Bob: No, è l'insegnante che sta comprando. (tono esplicativo)

Esempio 5

アリス: 朝ご飯食べるんじゃなかった。 - è che colazione non era da mangiare.
ボブ: どうして? - Perchè?
Alice: Non avrei dovuto mangiare la colazione, sai. (spiegando che la colazione non era da mangiare)
Bob: Come mai?
Non ti preoccupare se a questo punto ti senti un po' perduto, avremo modo di vedere molti altri esempi in futuro. Una volta che ti sei fatto l'idea di come il tutto funzioni insieme, è meglio per te se dimentichi l'italiano, perchè le doppie e triple negazioni possono essere abbastanza nebulose, come nell'esempio 3. Comunque, in giapponese queste sono espressioni normalissime, come te ne renderai conto una volta che ti sarai abiutato ai meccanismi della lingua.


(Fonte: http://www.guidetojapanese.org/wiki/index.php/Particelle_relative_ai_Sostantivi)

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