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lunedì 15 agosto 2011

Particelle relative ai verbi を に へ で


Particelle usate con i verbi

In questa sezione, impareremo qualche nuova particella essenziale per l'uso dei verbi. Impareremo come specificare l'oggetto diretto di un'azione e il luogo dove quest'azione si compie, fisico o astratto che sia.

「を」, la particella di oggetto diretto

La prima particella che vedremo è la particella di oggetto diretto, data la sua grande semplicità. Il carattere 「を」attaccato alla fine di una parola sta a significare che quella parola è l'oggetto diretto del verbo. Questo carattere non è praticamente usato da nessuna altra parte. Questo è il motivo per cui il carattere katakana equivalente 「ヲ」 è molto raro, dato che le particelle sono sempre scritte in hiragana. Il carattere 「を」, anche se tecnicamente la pronuncia è / wo /, nei dialoghi è pronunciato più come / o /. Di seguito qualche esempio di frasi che usano la particella di oggetto diretto.

Esempi

(1) 食べる
- Mangia pesce.
(2) ジュース飲んだ
- Ha bevuto succo.
A differenza del complemento oggetto in italiano, in giapponese anche i luoghi possono essere l'oggetto dei verbi di moto come 「歩く」 e 「走る」. Dato che considera il verbo di movimento come fatto ad un luogo, il giapponese vi applica lo stesso concetto del complemento oggetto. Dunque, come puoi vedere dai prossimi esempi, la traduzione italiana dell'oggetto diretto giapponese è fatta a volte con complementi diversi da quello d'oggetto, a causa di questa differenza di concezione.
(3) ぶらぶら歩く
- Cammina senza meta nella città. (Lett: Senza meta cammina città)
(4) 高速道路走る
- Corre lungo l'autostrada. (Lett: Corre autostrada)
Quando usi 「する」 con un sostantivo, la particella 「を」 è opzionale e puoi trattare l'insieme [ sostantivo + する] come un verbo unico.
(5) 毎日日本語勉強する
- Studia il giapponese tutti i giorni.
(6) メールアドレス登録した
- Ha registrato indirizzo email.

「に」, la particella obiettivo

La particella 「に」 specifica l'obiettivo di un verbo. Questa è diversa dalla particella 「を」, dove il verbo compie un'azione all' oggetto diretto. Con la particella 「に」, il verbo compie un azione verso la parola a lei associata. Per esempio, per i verbi di moto l'obiettivo indicato dalla particella 「に」 è la destinazione del moto.

Esempi

(1) ボブは日本行った
- Bob era andato in Giappone.
(2) 帰らない
- Non rientra a casa.
(3) 部屋くる
- Viene in camera.
Come puoi vedere negli esempi, la particella obiettivo si riferisce sempre ad "a" (moto a luogo) più che a "da" (moto da luogo). Se per esempio volessi dire "venire da", la particella da usare sarebbe 「から」, che significa "da". Usando 「に」 il significato sarebbe "venire a". 「から」 si trova spesso accoppiato a 「まで」, che significa "fino a". Insieme significano "da... a".
(4) アリスは、アメリカからきた
- Alice era venuta dall'America.
(5) 宿題今日から明日までする
- Farà i compiti da oggi a domani.
L'idea di obiettivo in giapponese è molto generale e non è usata solo con i verbi di moto. Per esempio, la posizione di un oggetto è definita come l'obiettivo dei verbi di esistenza (ある e いる). Anche il tempo è trattato comunemente come un obiettivo. Vediamo qualche esempio di verbi non di moto ed i loro obiettivi.
(6) 部屋いる
- Gatto è nella camera.
(7) 椅子台所あった
- Sedia era nella cucina.
(8) いい友達会った
- Ha incontrato buon amico.
(9) ジムは医者なる
- Jim diventerà dottore.
(10) 先週図書館行った
- è andato alla biblioteca la settimana scorsa.
Nota: non dimenticare di usare 「ある」 per gli oggetti inanimati come la sedia e 「いる」 per gli oggetti animati come il gatto.
Anche se la particella 「に」 non è sempre necessaria per indicare un tempo, esiste una sottile differenza di significato tra usare la particella obiettivo e non usarla. Negli esempi che seguono, la particella obiettivo fa della data un obiettivo preciso, enfatizzando che l'amico andrà in Giappone proprio a quel momento. Senza la particella il significato globale rimane lo stesso, ma non c'è una particolare enfasi nella frase.
(11) 友達は、来年日本行く
- L'anno prossimo, amico va in Giappone.
(12) 友達は、来年日本行く
- Amico andrà in Giappone l'anno prossimo.

「へ」, la particella di direzione

Il carattere 「へ」 è pronunciato normalmente / he /, ma quando è usato come particella viene sempre pronunciato / e / (え). La differenza principale tra le particelle 「に」 e 「へ」 è che 「に」 va a un obiettivo che rappresenta la destinazione finale, fisica o astratta. La particella 「へ」 , invece, è usata per esprimere il fatto di andare verso la direzione dell'obiettivo. Di conseguenza, è usata solo con i verbi di moto indicanti una direzione. Inoltre, non garantisce che l'obiettivo sia la destinazione finale voluta, ma solo il fatto che ci si sta dirigendo in quella direzione. In altre parole, la particella 「に」 indica chiaramente la destinazione, mentre la particella 「へ」 resta vaga su dove si vuole veramente andare. Per esempio, se proviamo a sostituire 「に」 con 「へ」 nei primi tre esempi del paragrafo precedente, il senso cambia leggermente.

Esempi

(1) ボブは日本行った
- Bob era andato verso Giappone.
(2) 帰らない
- Non rientra verso casa.
(3) 部屋くる
- Viene verso camera.
Nota che non possiamo usare la particella 「へ」con verbi che non sottointendono una direzione fisica. Per esempio, la frase successiva è sbagliata.
(誤) 医者なる
- (Versione grammaticalmente scorretta di 「医者なる」.)
Questo non significa che 「へ」 non possa essere applicato su di un concetto astratto. Infatti, grazie al significato vago di direzione di questa particella, può essere benissimo usato per fissare degli obiettivi, attese o speranze per il futuro.
(4) 勝ち向かう
- Va verso la vittoria.

「で」, la particella di contesto

La particella 「で」 ci permetterà di specificare il contesto in cui l'azione si svolge. Per esempio, se una persona ha mangiato un pesce, dove l'ha fatto? Se una persona è andata a scuola, come ci è andata? Con cosa mangierà la zuppa? Tutte queste domande possono essere risposte con la particella 「で」. Ecco qualche esempio.

Esempi

(1) 映画館見た
- Visto al cinema.
(2) バス帰る
- Rientra a casa con l'autobus.
(3) レストラン昼ご飯食べた
- Ha pranzato al ristorante.
Può aiutare pensare a 「で」 come avente il significato di "per mezzo di". In questo modo, questa traduzione unica si può declinare a seconda dei bisogni della frase. Gli esempi sopra allora diventano: "Visto per mezzo del cinema", "Rientra a casa per mezzo dell'autobus", e "Ha pranzato per mezzo del ristorante".

Usare 「で」 con 「

La parola che significa "cosa" nelle domande () è abbastanza seccante perchè, se normalmente si pronuncia 「なに」, in certi casi viene letta 「なん」. E dato che è sempre scritta in kanji, non ci sono indizi della buona pronuncia nella scrittura. Ti suggerisco quindi di dire sempre 「なに」, e di lasciarti correggere dalla persona di fronte quando dovrebbe essere 「なん」. Quando è usato con la particella 「で」, viene letto 「なに」 (posiziona il cursore del mouse sul kanji per controllare la pronuncia).
(4) きた
- è venuto per mezzo di cosa?
(5) バスきた
- è venuto per mezzo dell'autobus.
Adesso arriva la parte complicata. C'è una versione colloquiale della parola "perchè" che è usata più spesso della versione meno colloquiale 「どうして」 o della più rigida 「なぜ」. Questa è scritta 「何で」 ma è letta 「なんで」. Questa versione di "perchè" è una parola totalmente indipendente e non ha niente a che fare con la particella 「で」.
(1) 何できた
- Perchè sei venuto?
(2) だから。
- Perchè sono libero (nel senso che non ho niente da fare).
Il 「から」 che qui significa "perchè" (nella risposta) è diverso dal 「から」 che abbiamo appena imparato, e lo studieremo più tardi nella sezione Frasi Composte. In poche parole il punto qui è che le due frasi, anche se scritte allo stesso modo, sono lette diversamente e significano cose completamente diverse. Non ti preoccupare, non è così tragico come pensi, il 95% delle volte è la seconda versione ad essere usata e non la prima. E anche quando si vuole intendere 「なにで」, il contesto ti dirà chiaramente il significato da dare al kanji. Perfino in questi piccoli esempi riesci a riconoscerlo guardando le risposte che vengono date.

Quando il luogo è l'argomento

Ci sono dei casi in cui il luogo in cui si svolge un'azione è anche l'argomento di una frase. Puoi attaccare la particella tematica (「は」 e 「も」) alle tre particelle che indicano il luogo (「に」、「へ」、「で」) quando questo reppresenta l'argomento. Vediamo come farlo negli esempi che seguono.

Esempio 1

ボブ: 学校行った
- (Sei tu) andato a scuola?
アリス: 行かなかった
- Non sono andato.
ボブ: 図書館には
- E riguardo alla biblioteca?
アリス: 図書館にも行かなかった
- Non sono andato neanche alla biblioteca.
In questo esempio, Bob introduce un nuovo argomento (la biblioteca) e così il luogo diventa l'argomento. La frase è in realtà una versione abbreviata di
図書館には行った?」 che puoi dedurre dal contesto.

Esempio 2

ボブ: どこ食べる
- Mangiare dove?
アリス: イタリアレストランではどう
- Perchè non un ristorante italiano? (NdR: in questa frase il 「で」è grammaticalmente corretto ma non necessario, in quanto non c'è un verbo a cui potersi appoggiare: il semplice 「は」basta a rendere il senso generale)
Bob domanda, "Dove potremmo mangiare?" e Alice suggerisce un ristorante italiano. Una frase che comincia con "Perchè non..." di solito introduce un nuovo argomento perchè la persona sta suggerendo qualcosa di nuovo. In questo caso, è il luogo (ristorante) ad essere suggerito, e quindi diventa l'argomento.

Quando l'oggetto diretto è l'argomento

La particella di oggetto diretto si differenzia dalle particelle che indicano il luogo per il fatto che non puoi usare altre particelle allo stesso tempo. Per esempio, tornando al paragrafo precedente, ti saresti potuto chiedere se è possibile dire 「をは」 per esprimere un oggetto diretto che è anche l'argomento, ma non lo è. Un argomento può essere un oggetto diretto senza usare la particella 「を」. Infatti, inserire la particella 「を」 sarebbe un errore.

Esempi

(1) 日本語習う
- Impara il giapponese.
(2) 日本語習う
- Riguardo al giapponese, impara (o imparerà).
Ti prego di fare attenzione a evitare di fare questo errore.
(誤) 日本語をは習う
- [Questa è sbagliata.]


(Fonte: http://www.guidetojapanese.org/wiki/index.php/Particelle_relative_ai_Verbi)

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